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Gli allievi raccontano

E-E

In questi giorni riflettevo su quanto non sia semplice ricordare che nei movimenti del Tai Chi non c’è mai una sola direzione: Bruna e Franco continuano a ricordarci che se qualcosa va avanti, qualcosa va dietro, se qualcosa va su, qualcos’altro va giù.
E finché faccio Qi Gong, un movimento ripetuto più volte, lentamente, riesco a esserne consapevole e a mettere in pratica questo principio. Quando poi cominciamo a fare la forma del Tai Chi mi rendo conto che non è per niente facile applicarlo alla sequenza in movimento.
Eppure sento che questa è una grande idea, potente: considerare i due aspetti non come un un o-o, ma un e-e, un polo trascina l’altro, ognuno deve la propria esistenza all’altro, sta a me accoglierli e tenerli in equilibrio. Questa è proprio una lezione di vita importante per me: gli opposti convivono, si possono integrare e, se li tengo ben presenti, si spalanca uno spazio nuovo, in cui percepisco molta più armonia e mi sento più forte.
Loredana.