Piano ti avvii
come pianta spogliata dall’autunno
verso il solstizio d’inverno,
sotto morbida coltre riposi
ma ben aperti gli occhi.
Dall’ardente fuoco della madre terra
nutrimento assorbi.
Tutto tace e molto dice,
tutto fermo
e tutto si muove
in questo continuo cambio di stagione
che scandisce il tempo che passa,
ma sempre nuova occasione
di proficua attesa invernale.
Grazia.