Categorie
Gli allievi raccontano

Ad un certo punto, accade.

Martedì, 29 Dic 2015 – 09:34

Ad un certo punto accade che stai aprendo una porta e non sai più dove finisca la tua mano, dove inizi la maniglia, né chi stia muovendo cosa. Sai solo che “si muove”.

Ad un certo punto accade che un sasso che spunta in mezzo alla strada sia la cosa più completa, giusta e naturale di tutto l’Universo.

Ad un certo punto accade che mentre attraversi la solita piazza, durante una fredda mattina d’inverno, ti accorgi improvvisamente del canto degli uccelli, dell’aria fresca e frizzante che stai respirando e delle sagome degli alberi che si stagliano sul cielo dell’alba. Tutto quello che in quel momento ti stava scivolando addosso ritorna più corposo, più vero.

Ad un certo punto accade che ti ritrovi in una stanza col tuo Maestro che ti dice: “Ok, ma la fine deve essere più netta” e ti mostra cosa intende. Lì per lì capisci e non capisci, ma dopo due anni il suono di una campana che si perde nella valle ti fa comprendere senza ombra di dubbio che veramente non c’è alcun limite se non quello che ci metti tu.

Ad un certo punto accade, dopo 10 anni di pratica del Tai Chi, che un Maestro cinese ti dica per l’ennesima volta che il segreto dell’arte è: “Espansione. Concentrazione. Giro.”. E in quel momento ti diventa chiaro a cosa ti dedicherai per i successivi 10 anni.

Ad un certo punto accade anche che, del tutto inaspettatamente, ti ritrovi a “vedere” un barlume di Eterno mentre fa capolino tra alcuni rami mossi dal vento. Non fai tempo a renderti conto di cosa succede che si è già dileguato come un sogno.
Però adesso lo sai. Sai che è qui. A portata di mano.

Il segreto è sempre lo stesso da migliaia di anni: pratica, pratica, pratica.
E non importa se per ogni passo avanti sembra di farne tre indietro.
Coraggio!

Giovanni Shujitsu (宗実)